martedì 15 novembre 2016

L'ULTIMO SALUTO ALL'ALPINO ANTON-MARIA


Sulla bara la penna nera, di fronte la sua comunità, cristiana e cittadina. A salutare il professor Anton-Maria Scarpa, scomparso a 86 anni, c'era il suo Duomo, per una funzione celebrata assieme da un nutrito gruppo di sacerdoti. C'era l'amministrazione, con il vicesindaco Marco Veronese; c'erano ex sindaci come Fortunato Guarnieri e Giuseppe Casson, figlio del suo amico Felice Federico. C'era il mondo della cultura, i suoi allievi e le maestre dei circoli. C'era tanta vecchia gioventù cattolica. C'era la sua numerosa discendenza, stretta attorno al fratello Rodolfo e alla sorella Attilia. C'erano i suoi alpini col cappello e lo stendardo, che hanno recitato per lui la preghiera del corpo. La messa è stata un lungo omaggio alla biografia del docente, del sindacalista, dello storico e dell'uomo politico, le cui grandi doti di dialogo sono state ricordate dall'omelia di don Angelo: "Sapeva sempre vedere il buono nelle persone". Nei discorsi dei nipoti anche un ricordo per Orysya, la signora ucraina che si è presa cura quotidianamente di lui negli ultimi anni, mentre è stato commovente l'ultimo e comune ringraziamento collettivo affidato alla voce del figlio Alessandro, prima dell'eterno riposo al cimitero.

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