Ha fatto in tempo a compiere 101 anni proprio ieri, Fortunata Tiozzo Caenazzo, da tutti conosciuta come nonna Fortuna, decana delle albergatrici di Sottomarina. Fortuna è scomparsa oggi alle 13.30: nata da una povera famiglia di ortolani sulle ceneri del primo conflitto mondiale, porta il nome del giovanissimo zio Fortunato disperso in guerra. Una vita passata sugli orti, ha vissuto i difficili anni della seconda guerra e dopo fatiche e risparmi, assieme al marito Dante, decise di investire nel turismo fondando nel 1959 l’albergo Fortuna in un’operazione rischiosa che doveva sembrava un azzardo per l'epoca ma che ha poi dimostrato di essere stata lungimirante.
Fortuna vantava una memoria straordinaria, recitava a memoria le poesie imparate in prima elementare, unica scuola frequentata per la necessità di lavoro della sua famiglia (ricordava sempre la visita della maestra che sollecitò la famiglia a proseguire gli studi, ma le necessità economiche glielo impedirono). La sua profonda conoscenza dei luoghi del centro storico di Sottomarina l’hanno vista protagonista in alcune interviste per saggi storici in Chioggia - Rivista di studi e ricerche. Giusto un anno fa il pranzo del centenario, per un volto incorniciato da candide trecce sempre raccolte dietro la nuca, due occhi azzurri vivaci e lucidi: addio Fortunata, anche da anziana uno stile immutato come la tua laboriosità. E grazie per l'esempio che da donna hai dato in tutti questi anni.
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