È giunta nella prima serata di oggi la notizia della scomparsa di Villiam Gavagna, 69 anni, docente di Lettere alla scuola media Silvio Pellico di Chioggia, nonché attivista politico, civico, ambientale e nella protezione civile. Gavagna ha ceduto al Coronavirus, nel reparto di terapia intensiva del Covid hospital di Dolo: a causa di una pregressa polmonite trascurata, da tempo soffriva di problemi respiratori, che lo avevano condotto a un primo ricovero nel novembre scorso.
Villiam era rimasto venti giorni all'ospedale di Chioggia, dove gli veniva somministrato ossigeno ma il tampone praticato aveva dato esito negativo al virus; una volta dimesso, aveva faticato a riprendersi per tornare al Pronto Soccorso lo scorso 18 gennaio, sempre per crescenti difficoltà nella respirazione. Anche in questo caso però due tamponi sono inizialmente risultati negativi, mutando in seguito verso la positività. Non è escluso, quindi, che quest'ultima si sia manifestata durante il ricovero.
L'aggravamento febbrile delle sue condizioni di salute, a fine mese, ha costretto i sanitari locali a trasferirlo a Dolo, dove il 28 avrebbe dovuto ricevere anche un particolare trattamento ai bronchi. Ma i medici non hanno potuto ridurre le quantità di ossigeno erogato: la situazione, stazionaria ma sempre grave, ha subìto un'accelerazione stamane attraverso una crisi cardiaca, fino alla dipartita nel pomeriggio. Le esequie avranno luogo martedì 9 febbraio alle 10 del mattino, nella chiesa del Buon Pastore a Sottomarina.
Sposato con due figlie, di cui una medico (pure la moglie Annamaria è insegnante), Gavagna era originario di Vigarano Mainarda (Ferrara) e si è stabilito a Chioggia negli anni Settanta, dove aveva anche iniziato la lunga carriera dietro la cattedra della Pellico. Da sempre impegnato in politica -candidato prima con il PDS e poi con SEL- il 69enne prestava la propria opera volontaria a numerose associazioni: dalla scuola Penny Wirton all'associazione Bersaglieri, dal comitato No Gpl all'ANPI, da Chioggia Accoglie al Tavolo per la Costituzione.
Ma soprattutto, negli ultimi anni, è stato una sorta di braccio destro per Erminio Bibi alla guida del comitato per il Forte di San Felice, prodigandosi anche quale guida nel corso delle visite turistiche organizzate in primavera-estate. «Non si tirava mai indietro - racconta Bibi - era sempre disponibile. Siamo tutti affranti».
La sua assidua partecipazione alle ricorrenze civili non passava inosservata: «Non trovo le parole per esprimere sorpresa per questo incredibile lutto», commenta il collega Sergio Ravagnan. «Mi mancherà molto la sua vicinanza professionale e ideale che durava da decenni». Fa eco Silvia Vianello, presidente del consorzio ConChioggiaSI: «Villiam era una buona e brava persona, un professore che amava i suoi allievi e il suo lavoro».
Il suo «appassionato altruismo, entusiastico impegno, profonda sensibilità» torna nelle parole di Anna Pambianchi, della scuola Penny Wirton. Di un uomo «buono, intelligente, attivo, premuroso, soprattutto molto generoso» parla anche il comitato ANPI, ricordando «ogni momento trascorso assieme, il tuo impagabile contributo, la bella persona che sei stato». Infine Barbara Penzo, segretaria del PD, scrive dello scomparso: «Hai intrecciato nella tua vita così tante relazioni che rimarrai per sempre "incastrato" con noi».
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